Ecco il cast dell'opera che inaugura la stagione lirica sul palco dell'arena maceratese.
Prende forma la 52ª edizione del Macerata Opera Festival. Il cast di Otello, titolo che inaugura la stagione lirica, ha iniziato a provare sul palco dello Sferisterio, dopo i primi giorni passati al Palasport. Gli artisti internazionali si stanno confrontando ora con un palco unico al mondo, che come dice il suo direttore artistico Francesco Micheli “è dominato da braccia larghissime e sovrastato dall’imponente muro”.
Otello di Giuseppe Verdi, in scena il 22 luglio per la prima, è realizzato in collaborazione con il Festival Castell di Peralada, a Girona in Spagna. La regia e le scene sono affidate al regista spagnolo Paco Azorín. Con più di cento produzioni all’attivo in ambito teatrale, operistico e della danza, Azorín vanta una lunga collaborazione con Lluís Pasqual e Victor Ullate. I costumi sono disegnati da Ana Garay. Carlos Martos è il coreografo, mentre il disegno luci è di Albert Faura.
La direzione d’orchestra è affidata alla bacchetta di Riccardo Frizza, presenza costante nei principali teatri del mondo, da Parigi a New York, reduce dal suo settimo titolo al Metropolitan con Maria Stuarda (che ha diretto anche a Macerata nel 2007). L’esecuzione musicale è affidata all’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che arriverà per le prove di assieme tra qualche giorno, al Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, al Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti” e al Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”.
Tra le voci più attese: quella del tenore americano Stuart Neill nel ruolo di Otello e di Roberto Frontali in quello di Jago. Per la prima volta nel ruolo di Desdemona è il soprano Jessica Nuccio, voce di “famiglia” dello Sferisterio che torna dopo il grande successo in Rigoletto dello scorso anno, seguito al debutto nel 2014 in La Traviata “degli specchi”. Nel ruolo di Cassio debutta allo Sferisterio il giovane tenore marchigiano Davide Giusti. Completano il cast Manuel Pierattelli (Roderigo), Seung Pil Choi (Lodovico), Giacomo Medici (Montano) e Franco Di Girolamo (Un araldo).